Chiesa e Comunità
Ucraina, strade di pace dentro il conflitto

5 maggio 2022

La situazione sul campo in particolare nella zona di Mariupol in Ucraina continua a essere drammatica. La richiesta del Papa di un incontro con Putin rimane senza risposta, mentre risuonano le parole del Pontefice che ha riferito di aver detto al Patriarca di Mosca Kirill che gli uomini di chiesa non possono essere chierichetti del potere. Con questo inizia la puntata di Chiesa e comunità di giovedì 5 maggio. Alessandra Giacomucci in studio ha parlato del ruolo delle comunità cristiane nel conflitto dopo due mesi di guerra e dei possibili scenari di questo dialogo a distanza con don Stefano Caprio, docente al Pontificio istituto orientale, che per anni ha vissuto il suo servizio in Russia e che firma su Asianews una rubrica dal titolo “Mondo Russo”.

Intanto la società civile che vuole costruire pace continua a interrogarsi su come contribuire concretamente a questo traguardo. Nasce dentro questa riflessione il progetto Movimento europeo di azione nonviolenta. L’obiettivo di questo percorso, nel solco della rete “Per un nuovo welfare”, è quello di portare cinquemila persone dai diversi Paesi europei nel cuore dell’Ucraina per dire con questa presenza disarmata la vicinanza a chi soffre le conseguenze della guerra e la disponibilità a esserci fisicamente, con il proprio corpo, per sostenere il desiderio di pace e di solidarietà. A parlarne è Angelo Moretti, presidente della Rete di economia sociale internazionale Res-Int, della Rete di economia civile “Sale della Terra” e referente della rete dei “Piccoli Comuni del welcome” che si questo nuovo progetto è anima e che da domani sarà a Leopoli insieme a una piccola delegazione per prendere contatto con la società civile ucraina e verificare i passi di questo percorso.

Nella pagina conclusiva si parla della Giornata nazionale contro la pedofilia, una piaga di cui pagano il prezzo i più piccoli. Crescono le denunce, ma cresce anche drammaticamente l’abuso che prende sempre più la strada della rete. La testimonianza di don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’associazione Meter che da anni aiuta la società civile e la comunità cristiana a tenere desta l’attenzione e a vigilare sulla vita dei bambini e dei ragazzi perché sia loro assicurata protezione e tutela.