Manovra, Confindustria a InBlu Radio: “Risorse spostate a fine legislatura. Lasciateci lavorare”

PIAZZA INBLU

Il vicepresidente Stefano Pan a InBlu Radio: “Critiche Salvini ? Spero sia ultima risposta di taglio elettorale. Senza infrastrutture diventiamo la periferia d’Europa. Il racconto del governo su forze occulte europee crea nemici che non esistono. Paesi europei tifano per l’Italia”

intervista di Chiara Placenti:

Roma, 5 dicembre 2018. “Abbiamo bisogno di una società stabile e che vengano portati avanti i decreti che hanno veramente dei contenuti. Oggi vengono annunciati investimenti nelle infrastrutture ma se leggiamo i documenti del governo scopriamo che in realtà le risorse vengono spostate a fine legislatura”. Lo ha detto il vicepresidente di Confindustria, Stefano Pan, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei. E rispondendo alle critiche del vicepremier, Matteo Salvini ha aggiunto: “Spero sia l’ultima risposta di taglio elettorale”
“Una società stabile – ha proseguito il vicepresidente di Confindustria – si fonda su due colonne portanti: quella che produce ricchezza e l’altra che distribuisce. Al momento la colonna che produce viene completamente trascurata. È come un ponte che si fonda su due piloni nel momento in cui viene a mancare uno di questi crolla. Ad oggi investiamo il 39% in meno in infrastrutture di quello che si faceva 10 anni fa. Facciamo di meno invece di fare di più. Lanciamo dunque un appello: il Paese ha un grande potenziale ma lasciateci lavorare. Tutte queste misure nel governo non ci sono. Bisogna cambiare rotta perché il momento è critico”.
“Dobbiamo ripartire – ha aggiunto Pan – e fare le cose che servono veramente al Paese. Questo è lo spirito che ha accomunato 12 sigle che rappresentano 3 milioni di imprenditori che dicono una cosa sola: ‘Tifiamo per il Paese, facciamo le cose per creare ricchezza perché se non la creiamo non la possiamo distribuire’. È un appello per risolvere i problemi del Paese e manifestare la sofferenza che stiamo vivendo. Tutto questo si fa con la crescita e nelle misure che il governo sta portando avanti la crescita manca. Non ci sono le infrastrutture. Dobbiamo collegare le nostre imprese al mondo, sono quelle che creano dignità perché senza la vera dignità non andiamo da nessuna parte”.
“Questa grande organizzazione e voce corale – ha sottolineato Pan – non c’è mai stata prima. È un segno che la politica deve prendere molto sul serio. Non è accettabile che altre istituzioni vengano attaccate. Noi siamo pronti al confronto ma non basta un caffè. Abbiamo 12 sigle di imprenditori che vogliono parlare e contribuire al bene del Paese. Senza le infrastrutture diventiamo la periferia d’Europa. Non riusciremo più a sviluppare la ricchezza che poi è quella che dà sostegno alle fasce più deboli del nostro Paese”.
“Non c’è più tempo – ha ribadito Pan – lo spread deve essere preso molto sul serio. Solo questo anno ci costa 1,5 miliardi di euro. Il prossimo anno con uno spread sopra i 300 punti ci costerà 5 miliardi di euro e 9 miliardi nel 2020. Costa quanto tutta la manovra per la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza messi insieme. Questi valori vanno a toccare il portafoglio di famiglie e imprese”.
“Due settimane fa – ha concluso il vicepresidente di Confindustria – ho partecipato alla Conferenza dei presidenti delle Confindustrie europee. Da parte europea c’è una grandissima tensione nei confronti dell’Italia. Tutti tifano per il nostro Paese perché è una colonna portante dell’Europa. Facciamo parte di una squadra che tifa per noi. E il racconto del governo che parla di un’ Europa cattiva che non ci vuole e che con forze occulte cerca di fare alzare lo spread crea dei nemici che in realtà non esistono. Abbiamo assolutamente un’Europa amica. E abbiamo un dovere morale nel raccontare la storia vera”.