Sea Watch, Gip non convalida arresto Rachete. La comandante ha agito per dovere

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3 luglio 2019. Per il gip che non ha convalidato l’arresto della comandante Carola Rackete, le direttive ministeriali sui porti chiusi non fanno venir meno l’obbligo a prestare soccorso e prima assistenza previsto dal testo unico sull’immigrazione. Il giudice precisa che non sussiste poi il reato di resistenza a nave da guerra, poiché “le motovedette della Finanza sono considerate navi da guerra solo quando operano fuori dalle acque territoriali” sull’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, sostiene che dal video esaminato “il fatto risulta molto ridimensionato nella sua portata offensiva” e che comunque il “reato risulta scriminato per avere l’indagata agito in adempimento di un dovere”. Questo mentre le Ong Tavolo asilo, Medici Senza Frontiere, Open Arms, Mediterranea e Antigone decidono di non presentarsi davanti alle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera in solidarietà a Sea Watch, che ieri sera è stata esclusa dall’audizione in seguito alle proteste della Lega. Il servizio di Giorgia Bresciani