L’Austria chiude sette moschee ed espelle imam. La Turchia denuncia una decisione razzista

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Turchia. Una paese in grande trasformazione8 giugno 2018. E’ stato lo stesso cancelliere austriaco Kurz ad annunciare il giro di vite. Vienna ha deciso di espellere diversi imam e di chiudere 7 moschee. I capi religiosi dell’associazione Atib sono accusati di finanziamenti illeciti dall’estero e di violazione della legge austriaca sull’islam. I religiosi che rischiano di perdere il permesso di soggiorno sono una quarantina. La decisione è legata  a un’inchiesta su alcune foto, spuntate ad aprile, in cui si vedevano bambini vestiti da soldati ottomani che ricreavano la battaglia di Gallipoli, una delle battaglie emblematiche dell’impero ottomano. Le scene della rievocazione storica erano state registrate all’interno di una delle principali moschee di Vienna, legata alla comunità turca. Il portavoce del presidente turco Erdogan afferma che quanto messo in atto dal governo austriaco è il frutto dell’ondata anti-islamica, razzista, discriminatoria e populista presente nel paese. In Italia interviene il ministro dell’Interno Salvini: “Credo nella libertà  di culto, non nell’estremismo religioso. Chi usa la propria fede per mettere a rischio la sicurezza di un paese va allontanato”. Il servizio di Marino Galdiero