Chiesa e Comunità
Azione Cattolica: una crisi di governo deleteria

16 gennaio 2021

16 gennaio 2021 In corso le trattative per allargare la maggioranza in vista della prova di fiducia in Parlamento per il premier Conte, lunedì alla Camera e martedì al Senato, dove raggiungere i numeri è più complicato. In questo scenario si esprimono Azione Cattolica, Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), e il Meic (Movimento ecclesiale di Impegno Culturale), ritengono la crisi di governo incomprensibile per gran parte dei cittadini. Deleteria per la gestione della pandemia. E chiedono scelte di responsabilità, così come auspicato dal presidente della repubblica Mattarella nel suo messaggio di fine anno. Ne abbiamo parlato con Beppe Elia, presidente del Meic

Papa Francesco esprime vicinanza alla popolazione dell’Indonesia colpita dal sisma alle 2 della notte scorsa. In un telegramma, a firma del segretario di Stato Parolin, al nunzio del Paese, il Pontefice esprime la sua “sincera solidarietà a tutte le persone colpite da questo disastro naturale”. Il cardinale Parolin assicura che il Papa prega per i defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di tutti coloro che soffrono. “In modo particolare, scrive, offre incoraggiamento alle autorità civili e a coloro che sono coinvolti nei continui sforzi di ricerca e soccorso”. Su tutti, conclude, “Sua Santità invoca volentieri le benedizioni divine della forza e della speranza”.

Padre Stan Swamy è stato arrestato a ottobre dello scorso anno in India. E’ stato accusato di fomentare azioni violente contro il governo e per questo è in carcere con l’accusa di terrorismo. Padre Stan non era nella città dove sono avvenuti i disordini. Quindi le accuse per cui è in prigione sono false. È vero invece che da decenni il suo impegno di uomo, cristiano e gesuita è a fianco della popolazione indigena degli adivasi. Padre Stan ha 83 anni, è malato di Parkinson, per oltre un mese dopo il suo arresto mesi gli è stata anche negata la cannunccia che lo aiuta a bere. Ne abbiamo parlato da questi microfoni e ora torniamo a farlo perché la mobilitazione internazionale ha raggiunto con una petizione che chiede il suo rilascio le Nazioni Unite. Alessandra Giacomucci ha chiesto al confratello gesuita padre Prem Xalxo che insegna alla Gregoriana e che lo conosce personalmente se ci sono possibilità che venga presto liberato.