Il territorio parla
Rimini: riapre il bagno 27, spiaggia inclusiva; Saronno: la Casa di Marta, da 5 anni al servizio delle persone; Palermo: la Scorta della memoria per Falcone e Borsellino

7 maggio 2021

Il primo collegamento de Il Territorio parla è con Simona Mulazzani, di Radio Icaro. A Rimini una spiaggia inclusiva alla quale da alcuni anni lavora Stefano Mazzotti, gestore del bagno 27. Nel suo stabilimento sono diversi i servizi dedicati alle persone con disabilità. solo per fare un esempio ci sono sedie a rotelle per entrare in acqua e fare il bagno. Ma Stefano ha fatto un passo in più e tra i bagnini del suo stabilimento ci sono alcuni ragazzi con autismo. Un progetto di lavoro nato grazie alla collaborazione con alcune associazioni del territorio tra cui Rimini Autismo e Crescere Insieme. Le parole di Mazzotti e quelle di Simone, con problemi di autismo, che farà il bagnino.

Il secondo collegamento è con Massimo Tallarini, Radiorizzonti InBlu – Saronno, e con Francesca Volontè, vicepresidente Fondazione Casa di Marta onlus.
La casa di Marta. Un centro polifunzionale a servizio delle persone. Da 5 anni è in funzione a Saronno “Casa di Marta”, un centro che promuove accoglienza, solidarietà e cultura attraverso l’articolarsi di servizi caritativi, attività sociali promosse dalle associazioni che hanno sede nella struttura e vari eventi che possano arricchire il territorio ed essere anche strumento per la diffusione della cultura della carità. La Casa di Marta persegue una chiara filosofia: essere il luogo dell’accoglienza, per mettere al centro la persona nella sua complessità. In un moderno edificio a 6 piani a vetri, un tempo sede di una banca, questo centro, gestito dalla omonima Fondazione Casa di Marta onlus, ha potuto acquistare l’edificio, ristrutturarlo e gestirlo grazie a un lascito ereditario cospicuo. Oggi Casa di Marta offre un Servizio di accoglienza, prima risposta ai bisogni e alle richieste delle persone, Servizio docce per uomini, Servizio infermieristico, Sportello di educazione finanziaria, Sportello lavoro.

Il terzo collegamento è con Mimmo Tornambé, Radio Torre Ribera (Ag), e con Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo. La Scorta della memoria: l’iniziativa è partita dal 1 maggio e durerà fino a fine luglio. Ideata da Salvatore, fratello del giudice Paolo Borsellino, per ricordare le stragi di Capaci e via D’Amelio, onorando così anche in tempi di pandemia le vittime della mafia. Nato a Palermo nel 1942, Salvatore, fratello minore del giudice, vive a Milano, dove fino al 1992 ha lavorato come ingegnere. Dopo la strage in cui morirono suo fratello Paolo e i 5 uomini della scorta, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Walter Eddie Cosina e Emanuela Loi, diventa un attivista impegnato nella sensibilizzazione sul fenomeno della criminalità organizzata, e delle collusioni tra politica, poteri occulti e mafia. Con la Scorta per la memoria ogni giorno i volontari provenienti da tutta Italia, divisi in due turni giornalieri vegliano l’albero di via D’Amelio voluto proprio nel punto dov’era posteggiata la 126 imbottita di tritolo che provocò la strage. L’albero voluto dalla famiglia Borsellino, arrivato dalla Palestina vuole essere simbolo di resistenza e rinascita.