Il territorio parla
Perugia: 60° Marcia della Pace; Udine: l’univ. nel gruppo di studio su smartworking; Mistretta: voto dopo 30 mesi di commissariamento

7 ottobre 2021

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.35, è con Pierpaolo Burattini, Umbria Radio.
Cura è il nuovo nome della pace. Questo lo slogan della Marcia Perugia Assisi che da 60 anni rimarca l’importanza della convivenza, del rispetto reciproco e della solidarietà. Domenica mattina appuntamento a Perugia ma già nei giorni precedenti si svolgeranno seminari con focus sulle guerre di oggi. Ultima quella in Afghanistan. I grandi riflettori si sono già girati da altre parti spegnendo l’attenzione dell’opinione pubblica, ma le violenze contro le donne, gli uomini e i bambini si moltiplicano. Le parole di Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace.
Da anni la guerra continua in molte parti del mondo. Gaza, Siria, Yemen, Libia, est del Congo, Iraq, Palestina, Somalia, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Mali, Costa d’Avorio, Niger, Nigeria. Guerre da noi dimenticate ma che continuano a volte per decenni distruggendo vite, luoghi e costringendo molte persone a fuggire.
Il secondo collegamento è con Radio Spazio 103, Udine, Alvise Renier.
Dal 15 ottobre sarà obbligatorio il green pass per entrare nei luoghi di lavoro pubblice e privati. Ancora molte persone però continueranno a lavorare da casa. Il ministero del lavoro Orlando ha creato un gruppo di studio sul lavoro agile di cui fa parte Marina Brollo, ordinaria di Diritto del lavoro all’Università di Udine. All’esame degli esperti il nuovo contratto per lo smartworking, la cui prima bozza è in fase di discussione. Le parole della docente. Si pone il problema del controllo dei lavoratori, che però dipende anche dal tipo di attività svolta. Poi ci sono le tipologia di lavoratori che possono usufruirne a prescindere dalle restrizioni residue del Covid.
Il terzo collegamento è con Radio 3m Mistretta, Giuseppe Cuva. Mistretta: al voto dopo 30 mesi di commissariamento.
IL 10 e l’11 ottobre i cittadini di Mistretta (Me) sono chiamati alle urne per scegliere il sindaco e i consiglieri comunali che amministreranno la città per i prossimi 5 anni. Un appuntamento importante visto che la cittadina dei Nebrodi tornerà ad avere una amministrazione politica dopo 30 mesi di commissariamento straordinario dovuto allo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose, avvenuto nel marzo del 2019. Sono tre i candidati a sindaco con altrettante liste civiche a sostegno. Per la lista numero 1 “Ripartiamo Insieme” c’è Sebastiano “Tatà” Sanzarello politico di lungo corso, già assessore regionale, senatore ed europarlamentare, che punta a un rilancio dell’ospedale SS Salvatore che negli ultimi decenni ha subito tagli con conseguenti disservizi. Le sue parole. La lista numero ” “Guardiamo Oltre” presenta come candidato sindaco Nello Maniaci, politico locale che ha Già ricoperto diversi ruoli in varie giunte come assessore e vicesindaco, e che punta al miglioramento dei servizi essenziali molto carenti in questi anni. Le sue dichiarazioni. Infine la lista numero 3 “Svolta Concreta” si presenta con Salvatore Germanà candidato a sindaco. Attivo in politica e nel sociale, è la vera novità e insieme alla sua squadra presenta un programma che punta soprattutto alla digitalizzazione del comune e al miglioramento dei servizi. Le sue parole.