Buona la prima – Libia – Conflitto e pandemia minacciano la vita dei cittadini. Appello delle agenzie Onu e delle Ong per cessate il fuoco nel Paese nordafricano. Il ruolo della Turchia e gli interessi italiani. Focus con Brahim Maarad, AGI

15 maggio 2020

Il conflitto e la pandemia di Covid-19 rappresentano una minaccia significativa alla vita in Libia. La salute e la sicurezza dell’intera popolazione del paese sono a rischio. Circa 400.000 libici sono sfollati dall’inizio del conflitto 9 anni fa, e la metà di questi solo nell’anno passato, da quando l’attacco alla capitale, Tripoli, è cominciato. Di qui l’appello di Unhcr, Oms, Oim, Unicef, Ocha, Unfpa e Wfp per la fine dei combattimenti e la protezione dei civili. Alle agenzie Onu si aggiunge l’allarme dell’ong International Rescue Committee (Irc), che sottoliena come gli attacchi contro gli ospedali stanno seriamente compromettendo la capacità di risposta della Libia contro il Covid-19. L’Ospedale Centrale di Tripoli è stato raggiunto dai missili nella mattina di ieri. Contro Tripoli e la provincia non si arresta l’offensiva del generale Khalifa Haftar, che da 13 mesi tenta di rovesciare il governo di accordo nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite, per prendere il controllo della regione. Focus con Brahim Maarad, africanista dell’AGI. È il tema della puntata di Buona la prima, condotto da Federica Margaritora, in onda dal lunedì al venerdì alle 18.13. Il programma, che approfondisce le notizie del giorno, apre con i desk dei principali quotidiani nazionali e locali: oggi la prima pagina di Avvenire, con il direttore, Marco Tarquinio, e la prima pagina de La Nazione, con Roberto Conticelli, caporedattore centrale.