Il territorio parla
Sardegna, caro energia: Portovesme chiude produzione; Lombardia: approvata riforma sanità; Calabria: riapertura ospedali dismessi

1 dicembre 2021

Il primo collegamento de Il territorio parla, condotto da Federica Margaritora dal lunedì al venerdì alle 16.35, è con radio Kalaritana, Roberto Comparetti.

L’unica industria ancora aperta nel Sulcis, la Portovesme Srl, mette in cassa integrazione i dipendenti per via del caro energia. Sindacati e lavoratori in trincea per difendere l’occupazione alla Portovesme Srl. Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato lo stato di agitazione a pochi giorni dalla presa di posizione dell’azienda: l’impianto sospenderà la produzione di zinco entro il 31 dicembre a causa dei costi elevati dell’energia. Le parole di Emanuele Madeddu, Segretario Filctem Cgil Sardegna Sud Occidentale. “Riteniamo – spiegano le sigle in una nota – che la situazione espressa da parte dell’azienda necessiti di una attenta riflessione: essendo un problema di caratura europea, si devono trovare e creare tutte le condizioni perché la politica a partire dal livello locale passando per quello regionale, in testa il presidente, si faccia portavoce presso il governo perché il problema venga preso nella giusta considerazione, evitando che, lo stabilimento corra il rischio chiusura”.

Il secondo collegamento è con Radio Missione Francescana Varese, Fabio Gandini.

Lombardia: approvata riforma sanità. Dal punto di vista legislativo si tratta tecnicamente di una seconda modifica all’impianto sanitario costituito nel 2009 (la prima avvenne del 2005). È stata approvata con i voti compatti della maggioranza e a seguito di un dibattito durato 16 giorni e 116 ore totali di seduta, inutile però a “convincere” l’opposizione che lamenta l’inutilità del provvedimento a cambiare davvero la sanità territoriale e a risolvere i problemi emersi soprattutto con la pandemia. Insomma, c’è polemica. I promotori la definiscono un “potenziamento”, più che una vera riforma: potenziamento delle risorse (derivanti dal PNRR ma non solo), del numero dei medici, delle relazioni con il territorio, della ricerca scientifica etc. Le parole di Emanuele Monti, presidente Commissione sanità Regione Lombardia. Ma per l’opposizione la legge è carente. Le parole di Massimo De Rosa, consigliere regionale PD

Il terzo collegamento è con Radio Jobel, Cosenza, Michela Curcio, e con Gaspare Stumpo, direttore responsabile Savutoweb.

Chiesta la riapertura dei diciotto ospedali dismessi in Calabria

In Calabria ci sono diciotto ospedali chiusi o dismessi che potrebbero ridare slancio a una sanità allo sbando. Riaprirli torna a essere un’esigenza collettiva anche in virtù di un cambio al vertice nella gestione regionale: il neo-governatore Roberto Occhiuto, infatti, è stato nominato commissario ad acta della Sanità in Calabria. I problemi da risolvere sono importanti: un disavanzo in cassa di 113 milioni di euro, un’emigrazione sanitaria le cui conseguenze ammontano a 300 milioni di euro, un deficitario punteggio di 125 nei livelli essenziali di assistenza (la sufficienza è 160) e diversi episodi di infiltrazioni mafiose nelle Asp sul territorio con l’ultima inchiesta che ha colpito Reggio Calabria. La speranza arriva dal Pnrr che, nella ‘Missione 6 Salute’, stanzia 16 milioni di euro per il miglioramento di dotazioni infrastrutturali e tecnologiche, per la promozione della ricerca e per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali.