Chiesa e comunità
Papa Francesco a Cipro e in Grecia: “Rapiti, venduti, sfruttati… Non possiamo tacere sui lager dell’Occidente”

4 dicembre 2021

Papa Francesco ha lasciato Cipro ed è giunto ad Atene. “Vengo pellegrino in questi luoghi che sovrabbondano di spiritualità, cultura e civiltà”, ha detto nel suo discorso alle autorità civili. Un viaggio dalle forti valenze ecumeniche nel segno delle migrazioni forzate. Domenica 5, infatti, il pontefice tornerà a Lesbo e la tappa a Cipro si è conclusa a Nicosia con la Preghiera ecumenica con i migranti nella chiesa di Santa Croce. “Guardando voi, guardo le sofferenze del cammino, tanti che sono stati rapiti, venduti, sfruttati…, ancora sono in cammino, non sappiamo dove. È la storia di una schiavitù, una schiavitù universale. Noi guardiamo cosa succede, e il peggio è che ci stiamo abituando a questo” ha detto il Papa, che ha ricordato gli odierni “lager, veri posti di confinamento e di tortura e di schiavitù” ed evidenziato che “questa è la storia di questa civiltà sviluppata, che noi chiamiamo Occidente, “è la guerra di questo momento, è la sofferenza di fratelli e sorelle che noi non possiamo tacere”. A Chiesa e comunità le parole del Papa e, in diretta con Giorgia Bresciani che conduce la puntata, il padre francescano John Luke Gregory, Vicario generale dell’arcidiocesi di Rodi, e Riccardo Burigana, Direttore del Centro Studi per l’Ecumenismo, docente di ecumenismo alla Facoltà teologica dell’Italia Centrale di Firenze